In questo tempo, in questo luogo, conta qualcosa la profondità di un rapporto o è davvero tutto uno schema? I rapporti umani possono davvero descriversi con un insieme di protocolli e regole di comportamento? Non è un paradosso? Non significa usare la ragione per imbrigliare i sentimenti?
Forse è per questo che sono agitato, inquieto, in pena. Io non voglio regole, non voglio schemi, e non riesco ad accettarli. Men che meno nei rapporti umani.
Eppure ogni giorno mi rendo conto che tutti, o forse tutti quelli che conosco, vogliono tristemente questo stato di cose. Non riescono a fare quel salto verso la libertà che invece voglio io. Forse è per questo che sono solo, forse è tutto un errore quello che dico, quello che penso, quello che vivo.
Per vivere in questa società serve uniformarsi, serve far finta che a sia b, perchè così non dispiaci a chi lo pensa davvero.
Il bipensiero non è un'aulica forma di controllo, è la più bieca e realistica rappresentazione di quello che siamo, o meglio che siete.
Io non sono chi ero, non sarò chi sono, non sarò chi non voglio essere.
Resterò solo per questo? Forse. Sarò triste e insoddisfatto? Forse. Mi piegherò per evitarlo? No.
1 commento:
nella società, quando stiamo con altre persone si usano un minimo di schemi..per esempio appena incontri qualcuno dici sempre 'ciao' :p
questo però non significa che non ci siano i sentimenti come sospetti tu nel post...dietro un 'ciao' o un silenzio può nascondersi molto di + quindi non disperare così tantp nella natura umana :)
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