"Due cose in vita mi furono sommamente care: il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me" (Immanuel Kant)
Oggi è un giorno triste. Non so se riuscirò in poche righe a scrivere di quello che provo. Non importa, ci proverò, ho bisogno di sfogarmi, di gridare, in silenzio, il mio pensiero, i miei timori, la mia angoscia.
La democrazia è forse la più grande conquista politica e sociale che l'uomo abbia fatto. Senza di essa non potrebbe esserci la libera circolazione delle idee, del pensiero, della morale. Non ci sarebbe, in una parola: Libertà. Oggi, però, non posso fare a meno di vedere un grande punto debole della democrazia, soprattutto di quella rappresentativa. Noi votiamo, il popolo vota, e con questa preferenza esprime la propria opinione sui governanti. Ma perché questo sistema funzioni (funzioni per davvero, intendo) è necessaria una cosa. I votanti DEVONO essere capaci di valutare l'operato dei governanti. Lo so, non si può sapere tutto, ma cercare di capire chi ha fatto cosa, e se ciò che uno promette possa essere realizzato, è necessario un minimo sforzo di comprensione ("Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti del tuo proprio intelletto"). Purtroppo, oggi non posso dire che questo sforzo sia stato compiuto. E ci ritroviamo con un popolo che vota chi è più carismatico, più simpatico, chi promette con leggerezza vantaggi per il popolo. Ed è questo il vero punto debole delle democrazie rappresentative. Già, proprio quello che dovrebbe essere il suo punto di forza, il popolo.
Ed è così che un uomo ricco, potente, ottiene il potere non per il bene del paese, come scioccamente crede chi l'ha votato, ma per il proprio bene. Lui ha bisogno di quel posto, ne ha bisogno per creare leggi su misura, perché i soldi non gli danno il potere politico. E per mantenere questo potere dà al popolo il contentino, quei pochi soldi del bollo dell'auto ("e ma io pagho 300€ per il mercedes") e che fanno sì che il popolo guardi dall'altra parte.
Ma, ahimè, questo è solo una parte della disgrazia, dell'immane disgrazia che ieri si è gettata sul paese. Già, perchè oltre al danno, c'è anche la beffa. Da oggi, in parlamento, non c'è traccia di chi difende i diritti dei più poveri. Ok, possiamo criticare chi è stato per 2 anni al governo senza mai incidere, ma siamo davvero così disposti a rinunciare a chi difende questi diritti? A ben vedere dal giudizio insindacabile del popolo, direi di si. Ma io direi proprio di no. Il risultato di ieri è come un macigno che pesa sulla nostra società. E non vedo come potremmo uscirne.
Questa nostra società si sta polarizzando, meno ricchi sempre + ricchi, e + poveri sempre + poveri. In Francia, nel '700, siamo all'epoca dell'illuminismo, i poveri si unirono e si ribellarono, ci fù una rivoluzione. Oggi, noi, qui, in Italia, assistiamo ad un teatrino di sole comparse, di attori mediocri, di poveri che difendono e idolatrano i ricchi. No, non c'è nemmeno la speranza di una rivoluzione, di un cambiamento radicale perchè "Coloro che dicono che il mondo andrà sempre così come è andato finora [...] contribuiscono a far sì che l'oggetto della loro predizione si avveri." (da Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto)
Ci sarebbero già abbastanza motivazioni per sentirsi delusi, amareggiati, ma, purtroppo non è ancora finita. Oggi c'è chi dice a chi ha votato seguendo i propri ideali di equità: "Infatti ora la moda è avere 64 denti come il cavaliere grazie a gente che poteva dare quel 3% al PD. Sarebbe stato meglio di niente, o no?", come se ormai avere degli ideali sia un torto, come se ormai ci sia bisogno solo di andare contro, di votare contro. Io non voglio piegarmi a chi dice che le mie idee non valgono, che le mie idee non sono "utili". Un idea non può essere uccisa da un colpo di pistola, non può essere rinchiusa da una dittatura o cancellata da un voto scellerato. Se siamo giunti a questo punto, allora credo che non rimanga altro che scrivere un epitaffio.
"Due cose in vita mi furono sommamente care: il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me"
4 commenti:
Complimenti per l'epitaffio Luke. Ben scritto e con doverose reminiscenze storico-filosofiche...Ovviamente uno come me che ha votato per Forza Nuova non può essere d'accordo su tutto..ma su un punto in particolare mi trovo in completo disaccordo: affermare che gente come Pecoraro Scanio, Bertinotti o Luxuria avrebbe potuto difendere i diritti dei cittadini, quando nell'occasione in cui ha avuto modo di farlo non l'ha mai neanche pensato, mi fa rabbrividire..Comunque io sono speranzoso..Colui che è stato eletto non è sicuramente uno stinco di santo, ma credo che qualcosa di buono oltre che per se stesso, la possa fare anche per il paese.
Corrado tuo amico salsero.
Siamo daccordo nel criticare il fatto che per 2 anni Rifondazione abbia fatto poco, l'ho anche scritto tra le righe, ma considera anche che 2 anni sono pochi per governare, e l'italia ha tanti di quei problemi che effettivamente ci sono delle attenuanti. Non li scagiono del tutto, ovviamente, ma da qui a pensare che Berlusca possa realmente difendere i diritti della povera gente prima dei suoi, mi sembra un grande azzardo. Berlusconi è lì per fare i propri sporchi comodi, e alla fine di questi 5 anni vedo l'Italia come l'Argentina d'Europa.
altro che Nostradamus, il vero profeta era Orwell :D
Per ora non mi sbilancio, ma forse Orwell è stato anche troppo ottimista, probabilmente perchè non ha immaginato a che livelli potesse giungere la tecnologia in soli 60 anni...
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