Stamattina ho ricevuto un volantino per una manifestazione femminista: "Se non ora, quando?". Ho letto il testo sulle motivazioni della manifestazione e voglio rispondere: "ora sono fuori".
Non si può colpevolizzare la società o i maschi per una corruzione morale che è generalizzata. Non riesco proprio a condividere l'idea che le donne siano sfruttate come oggetto sessuale. A prescindere dalle considerazioni sulla condotta morale del nostro emerito cavaliere, che pur contesto e disprezzo, non credo nello sfruttamento di innocenti donne che non vorrebbero vedersi promosse solo per una quinta.
Questo è un discorso pericoloso, è molto facile essere fraintesi e passare per maschilisti, ma io non voglio manifestare per tifo, ma perché ho delle idee da manifestare. E certe volte bisogna rischiare di esporsi.
Ci sono donne, e mi dispiace per chi crede nella donna come mente e non solo come corpo (me compreso), a cui piace ottenere vantaggi dal proprio corpo.
Questo accade ad ogni livello, dalla studentessa che accentua la scollatura ad un esame, alla soubrette che si svende per un posto in tv o in politica.
Per cui, se vogliamo combattere e manifestare per superare la decadenza della moralità della nostra società, potete contare sul mio appoggio, e sarò il primo "amico delle donne", ma se bisogna manifestare per difendere anche quelle donne, che, per proprio tornaconto, infangano l'immagine di tante brave donne (e uomini) che sudano per arrivare a fine mese, io sono fuori.
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